Cuore fragile

Ancorato alla nebbia bianca
in un’anonima notte da passeggio
con un bisogno d’attenzione e d’amore
troppo, “Se mi vuoi, lasciami in pace”
per essere rincorsi,
ubriachi con dei semplici cliché:
affidandovi a dei sicuri luoghi comuni
per finire tra le rughe delle lenzuola
e vantarvi poi di piena vita
venduta per originale ai caffè di un bar,
fino a raggiungere l’automazione sociale
senza io vergognarmi dell’emarginazione:
perché già dal primo bacio
ero più annoiato di voi,
ero molto più annoiato di voi.

E poi la consuetudine dei “Come stai”
stuprato dalle domande di circostanza,
tipo “Come ti senti cuore, cuore fragile,
se vuoi puoi lasciare il tuo zaino qui per un’ora”
“Lo sai anch’io ho il fiatone qualche volta”
“Ragazzo tu sei semplicemente sovrappeso”
E ricoverato ancora dalla vostra allegria
nell’ora in cui un mio battito
di meccanica sentenza,
sventolava per chissà quale fine
il suo presente di lattice
e di cosce color madreperla,
pensavo è bello che dove finiscono le mie dita
debba in qualche modo incominciare una penna.

E poi preso in giro dai vostri arrivederci,
mi sentivo meno vivo di voi,
ero molto meno vivo di voi.

Avrei potuto spirare tra i petali di un bel fiore
o nell’arrancare di una salita.
Avrei potuto chiedere ad una qualsiasi provetta
di parlare ancora male e ad alta voce di me.
Avrei potuto cedere la mia penna e la sua volontà
in cambio di una scatola di legno che dicesse perderemo.
Avrei potuto urlare ancora i vostri nomi
ma è da un po’ di tempo che siete omonimi.
Avrei potuto noleggiare un minatore al giorno
per farmi scavare la mia distanza dalle stelle.
Avrei potuto affogare in litri e litri di morfina
per distillare un posto che si chiamasse arrivederci.

E mai che mi sia venuto in mente,
di essere più malato di voi
di essere molto più malato di voi.

Una versione personalissima di Amico fragile di De André.

Ps: è pura blasfemia, lo so, e la bellezza, se bellezza vi è, è insita nell’allusione non nelle mie parole.

Un commento

  1. […] Cuore Fragile – Hank […]

Dimmi che ne pensi!

Olive da Friggere Forte.

Ad Hank e a Fabrizio Zanotti che hanno tirato fuori le parole giuste.

kosmios.wordpress.com/

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